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Dal quotidiano CREMA LA CITTA’
10 Febbraio 2006
Dal quotidiano CREMA LA CITTA’
BRENNA E LE SUE DONNE ONIRICHE ALLA GALLERIA

Questo pomeriggio, ore 17,30 presso la Galleria & Restauro di via Cesare Battisti, si inaugura la personale di Carlo Brenna, un vero e proprio personaggio dell’arte italiana ed internazionale.
Al centro dell’Universo di Brenna la donna, in tutta la sua metafisicità, con molteplici sfaccettature. Simbolo dell’amore ed inserita nel più ampio contesto di una società della quale è parte integrante e nello stesso tempo motore. Il corpo femminile appare morbido e sinuoso, con seni prominenti e pance arrotondate. Il corpo della donna emerge dallo sfondo, si vede che incombe ma nello stesso tempo raggiunge una levità del tutto particolare. E’ il gioco sapiente del tratto leggero, il cromatismo delicato, la non presenta del volto che trasportano l’osservatore in una dimensione “altra”, un mondo onirico che evade dalla corruzione della contingenza, della quotidianità.
Come sottolinea la critica Elisabetta Pozzetti, sono immancabili nelle opere di Brenna le presenze architettoniche scenari di città e luoghi differenti ripensati e ricollocati in una struttura che non è più verosimile, ma prettamente mentale. Erme di donne ieratiche e titaniche, dai floridi petti, guardano senza volto lo spettatore teso ad indovinare il filo portante della narrazione simbolica e paratattica messa in scena dall’artista milanese.
Il surrealismo si insinua nella sua poetica motivato dalla costante esigenza di superare la figurazione in quanto tale ed esprimere significati “altri”, anche inconsci,psichici.
Decifrare tutti i simboli che riempiono le opere di Brenna significa squarciare il velo dei sentimenti ed oltrepassare la soglia della sua dimensione. A reggere il tutto,una forte motivazione intellettuale frutto dell’impegno e della ricerca di decenni di lavoro.
Le immagine di questo processo, sono così, dense di lirismo.
L’artista, nato a Milano dove vive e lavora e dove ha effettuato la sua formazione artistica presso l’Accademia di Brera, dal 1970 dedica la sua opera all’affresco e alla scultura .“COSI’ COME IN UNO SPECCHIO STA NELLAMIA ANIMA IL CIELO”
Molto interessante la mostra ospitata in questi giorni presso la Galleria in via Cesare Battisti 11 a Crema, nelle immediate vicinanze di piazza Duomo.
L’inaugurazione che si è tenuta sabato 4 marzo 2006 , ha aperto una finestra su un mondo ricco e dinamico quale è, e certamente è stato, il mondo di Brenna.
Al suo attivo questo artista originario di Milano può vantare numerosissime esposizioni ed attività artistiche in Italia ed all’estero, che si snodano lungo una lunga carriera fatta di interessi ed amori.
Certamente uno di questi grandi amori è Venezia, la città per eccellenza, la magia ed il mito, come trapela chiaramente dai quadri.
“Così come uno specchio sta nella mia anima il cielo”: è una delle poetiche effigie che Brenna assegna alle sue opere sulla laguna, fatte di cromatismi lucidi e luminosi, immagine metafisica di un luogo davvero immerso tra sogno e realtà. Le geometrie si alternano a volumi più morbidi, quasi sempre appartenenti a figure muliebri. La presenza femminile è quasi costante nei bei quadri di Carlo Brenna, a significare l’importanza della matrice femminile dell’umanità. Un mondo senza donne non si può immaginare se guardiamo al messaggio di Brenna .Voluttà , simbolismo ermetico ma vicino alla sensibilità universale ,riflessione attraverso i segni grafici e il cromatismo,ora deciso, ora sfumato.Abbiamo apprezzato le parole con cui il Brenna poeta accompagna il Brenna pittore : Lascia che io corra sulla riva fino a toccare le onde delle tue ansie più profonde “, o ancora “ amo in te l’avventura della nave che solca il mare:amo l’impossibile ma non la disperazione”. Questo affisso a un paesaggio metafisico che coinvolge nell’intimità le nostre sensazioni ed emozioni. Da notare che il titolo dato alla mostra che comprende anche alcuni saggi scultorei è”il viaggio dell’anima “ , che indica senza dubbio una ricerca priva di banalità e di superficialità , ma tesa ad approfondire il senso della realtà fino a toccare le corde più dolorose e nascoste. Sia nelle sfumature che nei toni più densi, Brenna infonde una carica vitale che, tuttavia , ha pure qualcosa di spirituale, di trascendentale.

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