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13-04-2019
ECCE VITA LA VIA CRUCIS DEL QUOTIDIANO
MARIANO COMENSE CHIESA DI SAN FRANCESCO
Ecce Vita


Affresco, dipingere un’entità in divenire, l’impasto steso sul supporto, i pigmenti che devono essere stesi sull’intonaco ancora umido, il disegno accennato dopo essere stato provato e riprovato sui bozzetti e buonalaprima, le mani dell’artista in sincro con i suoi occhi con il suo respiro.. la scelta della tecnica pittorica che già racchiude l’emozione dell’esaltazione del momento che vive l’estro, unico e irripetibile, una spontaneità che non nasce dall’improvvisazione ma dalla scrupolosa preparazione …


Carlo Brenna, novello trovatore, ci conduce lungo una via crucis dove è costante la presenza della croce, simbolo del cristianesimo, trasfigurata nelle coordinate equoree dell’amore, una linea verticale attraversata da una linea orizzontale, il tratto verticale ascendente discendente che è ordinata dell’amore divino, dall’uomo a Dio, da Dio all’uomo, e il tratto orizzontale che è ascissa dell’amore reciproco, da uomo a uomo…

E nell’interpretazione da dolce stilnovista, il punto di raccordo della croce, di contatto fusione tra uomo e Dio è la Donna, l’amor cortese che con metafore e simbolismi, racconta la Passione con immagini di caritas (Dio è amore, Deus caritas est), amore consapevole che vuole il bene dell’altro, piuttosto che di eros, l’amore che cerca l’appagamento la soddisfazione, e la racconta attraverso un’opera che stende il tratto, metafisico rigoroso e assoluto, su di un tappeto di colori che associano le immagini attivando l’inconscio, ciò che non si vede è quanto viene trasmesso e percepito, il dettaglio a fare la differenza, surreale, l’amore della Donna, ultimo essere della creazione e così necessaria per portare a compimento la redenzione..

DANO