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14-03-2015
ITACA, LEI - dal 14 AL 29 MARZO 2015 - fra gli affreschi di CARLO BRENNA
COMUNE DI MACHERIO-MB- ASSESSORATO ALLA CULTURA
Nella sala espositiva in Corte del Cagnat a Macherio dal 14 al 29 marzo 2015, sono esposte una ventina di opere che descrivono il percorso artistico di Carlo Brenna. Un artista che ha scelto nei suoi secondi 40 anni , cosi' ama festeggiare il suo compleanno appena trascorso, di esprimersi con la tecnica dell'affresco, la pittura murale fatta di colori stesi su di un fresco intonaco che esegue sia su tela che su tavola di legno. Il tema della mostra ITACA, LEI , mi piace poterlo introdurre con un breve estratto di poesia di Costantino Kavafis ..." sempre devi avere in mente Itaca, raggiungerla, sia il pensiero costante, soprattutto non affrettare il viaggio, fa' che duri a lungo, per anni , e che da vecchio metta piede sull'isola . tu ricco di tesori accumulati per strada, senza aspettarti ricchezze da Itaca.... " ITACA, e' l'isola sogno idealizzato e meta di progetti, dove approdano i desideri e le aspirazioni di chi simbolicamente li colloca. LEI, e' la donna regina di ogni sua opera e in questo cammino e' il fulcro del dialogo espresso nelle tele del maestro.

In queste opere realizzate con una personalissima tecnica dell'affresco,ritroviamo un'atmosfera misteriosa,un evocato senso mistico ed arcaico,una visione del paesaggio dai chiari riferimenti ad ellenici templi,elmi romani,paesaggi orientali uniti in una sottile gioco spazio temporale ,animato da ieratiche figure femminili che si finalizza in sognanti e surreali paesaggi metafisici. L'essenza della donna e' rappresentata maestosa, solenne, statica come un'opera scultorea, per lo piu' senza volto, ma che, nel suo divenir di volta in volta : cariatide, colonna,maschera, guerriero,pedina di una piazza/scacchiera, simbolo forse di un mondo interiore in cui l'artista vede come in un gioco lo svolgere del tempo,lei e' la regina della scena,espressione di vita,desiderio, passione, amore.
Sono opere in cui scorgo una forte carica emotiva stimolata da una serafica atmosfera dai morbidi toni cromatici, ora virati a predominanza ocra, o agli azzurri verdi, emozionanti piazze in cui alita un vento sereno di pace, di paradisiaca visione di un mondo che ruota attorno alla figura della donna, Donna sognata, donna amata, donna colonna della vita dell'uomo che la ama.

LUIGI CONSONNI assessore alla cultura

PENSIERO ARTISTICO
L'anima e' il mezzo che meravigliosamente mi dà la possibilità del viaggio.Percorrendo gioie e fantasie inconsce, nel viaggio cerco di guardare per vedere quello che non vedo,modellando il tempo senza tempo che dovrà venire. Cosi' stimolato mi trovo ad essere forma, materia,attore e spettatore di me stesso,lasciando che la corrente interiore della materia irrompa, unendosi tumultuosamente al fragore della mia anima, fino ad essere trascinato via e trasformato in vita.......
CARLO BRENNA

A piedi nudi nell’arte di Carlo Brenna, intrapresi un viaggio di assoluta liberazione.
.Mi tuffai nei suoi celestiali azzurri …..e fu con occhi nuovi che rividi Venezia. La contemplai : Universale, la Serenissima ,la bella orientale che danza al suono delle cavigliere ebbra di incenso e di spezie.
Ed in Venezia, suo regno quasi in un assolo osservai la figura femminile, senza volto, l’essenza stessa del pensiero piu’ puro.
Non ha volto e proprio per questo e’ onnipresente . E’ la testimone velata dei nostri pensieri, e’ Penelope che tesse il destino dell’uomo, e’ la maga Circe,e’ la signora delle Camelie, e’ Lara, è Tonia, è Esmeralda,è ciascuna di noi.
In un viluppo di memorie , scandagliali gli abissi della coscienza, le spirali del mio dna e quando riaffiorai riconobbi le meraviglie dell’esistenza: l’acqua,l’aria, il desiderio di gioia, di sorrisi, la terra, il cielo.
E’ poi ancora ho sognato, navigato, volato, galoppato..…

Maya


Alla tecnica perfezionata dell’affresco, nella quale Carlo Brenna eccelle, si combina un soggetto il più delle volte calato in una dimensione spaziale onirica surreale. Quanto opera Carlo Brenna e’ una selezione di generi architettonici e porzioni di spazi fisici estrapolati da scenari di città e luoghi differenti ripensati e ricollocati in una struttura che non e’ più verosimile ma prettamente mentale.
Erme di donne ieratiche e titaniche , dai floridi petti, guardano senza volto lo spettatore teso ad individuare il filo portante della narrazione simbolica messa in scena dall’artista milanese.
Il surrealismo si insinua nella sua poetica motivato dalla costante esigenza di superare la figurazione in quanto tale ed esprimere significati altri, anche inconsci , psichici.

Elisabetta Pozzetti


Carlo Brenna tende spiritualmente ad arrivare all’essenziale della vita e della materia : egli spoglia ogni realtà di particolari e la priva di tutti quei difetti che tormentano la nostra esistenza. La sua trasposizione filosofica sulla tela, simbolizza questa ricerca del “meglio” e dell’essenziale -
Egli raffigura immense arcate ingressi di cattedrali,interni di magnifiche costruzioni architettoniche che richiamano il modo di edificare degli antichi che amavano dare il massimo spazio a tutta la maestosità degli ambienti.
Queste espressioni architettoniche sono poste prospettivamente in secondo piano, rispetto ai soggetti femminili che danno vita con la loro presenza al quadro.
La donna, è infatti per Carlo Brenna, la massima espressione del soggetto umano e, con le sue caratteristiche , ne rappresenta il capolavoro ideale.

Clara Mariani

… la figura femminile è trascinata da un processo feticizzante e portata all’ubiquità nell’immaginario di Carlo Brenna . La supervalutazione della donna la trasforma nell’elemento di partenza e di arrivo per ogni costruzione raffigurativa. L’architettura , la natura, l’aria, l’acqua, l’universo stesso sono donna, e, nell’operato di Brenna si rivelano con l’aspetto di donna . Il procedimento cubista di ricostruzione dell’immagine , previa la sua frammentazione, e’ “affinato “ da una operazione di dis- e ri-componimento concentrata su un limitato numero di “tasselli”. Mentre i “maestri dei cubi “, da Braque a Feininger, sviluppano un mondo angoloso e geometrico, Brenna arrotonda le figure mantenendo la pellicola di luce che scorre sulla loro superficie liscia …
Denitza Nedkova



…L’incontro con le donne In-Visibili di Carlo Brenna mi ha riempita di meraviglia, immersa nel mistero: quando la semplicità del reale si fa pensiero e poesia dell’immagine. Donne invisibili nei tratti ma implicite ai quadri stessi, in ogni loro respiro:
In-Visibili: visibili dentro, dove mi perdo e davanti a Itaca, sono a casa, nel mio giardino segreto…

ITACA

Magia
che illumini la vita
dentro di noi
nuda e disarmata
incanti
con la tua bellezza
essenziale,
guardarti
è un piacere contemplativo
primario
davanti a te
il silenzio parla
non sono sola
ascolto l’infinito

Ornella Cattaneo



Le donne di Carlo…



La donna in genere ’è complicata…ma Carlo Brenna con un discorso pittorico moderno individualista e un segno inconfondibile… per dipingere la sua donna intinge i pennelli nella polvere dell’arcobaleno…poi per far asciugare in fretta l’opera la cosparge con la polvere delle ali delle farfalle…

Leggendo la sua arte si scopre che, la donna creata nell’immaginazione del maestro, può essere eroica o appassionata, camaleontica o titubante, determinata, sensibile, che sa celare esigenze e turbamenti !

“…dalla magia della tela o dell’affresco emerge nitidamente dai fondali la figura femminile, dove nella sequenza del racconto armonizzano meravigliosamente la luminosità del bianco unitamente alle varie tonalità dell’azzurro...una filosofia pittorica che coinvolge le emozioni…”

Lucia Nava

Sinuoso il pennello scivola sulla tela e come d’incanto fra il sacro e il profano prendono vita queste forme tra Eros e Mistero , dove sovrana è l’eleganza.
Una tela … la tua tela , la chiave per aprire le porte alla fantasia che è dentro di noi per fare affiorare, sbocciare , le nostre emozioni che spesso, per pudore sono misteriosamente nascoste , imprigionate nel nostro profondo ma che se vuoi, puoi liberare, respirare, scoprire, e sentire , emozionandoti d’immenso , dando vita al tuo unico ed intimo viaggio sorprendendo il tuo essere.
Libera la tua fantasia , la tua sensibilità, senza riserve, nella purezza delle tue emozioni - E’ un viaggio dentro di te , essere unico, forte, coraggioso, fragile : guerriero sempre in rinascita per le imprevedibili sensazioni che nascono dentro di te , essere unico e meraviglioso .

Betty Zecchin



Guardando i quadri di Carlo Brenna, si è al contempo guardati. La donna, che per Carlo Brenna è epifania della bellezza, ci scruta con il suo volto statuario, spesso nascosto da un elmo. Cosa sarà mai questo elmo? Perché c’è?
La donna è custode, angelo del mistero: da lei si forma la vita, da lei la vita viene custodita e protetta. La donna deve allora difendersi e proteggersi da chi le vuole “rubare” il mistero dell’essere(nostro).
La donna perciò è colei che svela, ma al contempo nasconde, è colei che dà, ma al contempo preserva. Ella è testimone, ma è anche una testimone velata. Essa rivela sottraendosi.
Carlo Brenna tenta di decifrare l’enigma della femminilità, quella femminilità presente e celata in ogni donna, femminilità tuttavia mai identica, sempre diversa negli occhi, nelle labbra, nei volti, negli sguardi tristi, allegri, stanchi o entusiasti di ogni donna.
Carlo si mette in ascolto di tutto ciò . Per questo poi è in grado di vedere e di ricreare.
Valeria Zuntini



Il benvenuto lo offrono le donne di Carlo Brenna affacciate a delle finte finestre .
Volti misteriosi e corpi di guerriere senza volto spuntano da ogni dove tra il fienile ed il ballatoio, l’antica lobbia.
San Giovanni Battista, nell’antica marginetta, guarda incuriosito queste figure moderne e surreali.
Siamo in un cortile dei primi novecento a PAINA di GIUSSANO, nel cuore della Brianza laboriosa, trasformato in un cortile degli affreschi, atelier del pittore milanese CARLO BRENNA……

Cristina Sanna intervista TGR LOMBARDIA DEL 10 GENNAIO 2015
PRESSO STUDIO DELL’ARTISTA