26-03-2011
LA SEMINATRICE DI ENIGMILA SEMINATRICE DI ENIGMI - PERSONALE PRESSO LA FONDAZIONE GRANATA-BRAGHIERI
LA SEMINATRICE DI ENIGMI di Valeria Zuntini
Buona sera a tutti voi e benvenuti . Ringrazio la fondazione Granata Braghieri per aver ospitato l'artista milanese Carlo Brenna . Siamo qui a incontrare Carlo attraverso le sue opere. Considero l'incontro con l'artista una grazia, un'esperienza epifanica poichè l'artista è colui che ci insegna a vedere.
Cosa significa vedere? Ci siamo accorti che prima ancora di vedere , i quadri qui esposti ci hanno
visti ? Nell'era della società dell'immagine , non sappiamo più vedere . Ecco che allora l'interrogativo sull' essenza del vedere si fa più urgente.
Cosa si nasconde in un quadro? Cosa spinge una rtista a generare un'opera d' arte? Cosa ci vuole dire , cosa vuole dire a se stesso l'artista milanese Carlo Brenna quando genera una figura dalla nuda materia?
MI accingo con molto pudore a cercare di decifrare i suoi enigmatici quadri. Ogni opera d'arte, infatti, oltre ad essere fusione di luce e di colori su tela, è inizio di un nuovo modo di vedere le cose. L'arte è al contempo presentazione ( livello sensibile) e rappresentazione ( il livellod el simbolico ).
E noi cosa vediamo nelle opere di CARLO BRENNA ? Vediamo tante donne , oppure la stessa donna colta ogni volta in modo nuovo . diverso, poichè il mistero al femminile è un mistero plurale , enigmatico ,che ogni volta sfugge all'uomo , al maschio che crede di potersene impossessare?
Persino la geografia è una geografia al femminile per Carlo.Nei suoi quadri vediamo Venezia, Che per Brenna è LA VENEZIA , emblema della femminilità.Venezia è donna, poichè come ogni donna, da sempre è città amante della bellezza, del lusso, dello sfarzo,della maschera. Tutto e donna in Carlo Brenna, vi è quasi una religione della donna. La donna è una sorta di maschera , un volto che risuona,un'eco di un JE NE SAIS QUOI, una SEMINATRICE DI ENIGMI, appunto. La maschera difatti richiama il teatro, la finzione,il trucco, l'immaginazione, Venezia, e cosa c'è di più estetizzante, enigmatico e quindi invitante della maschera? La maschera desta la nostra curiosità: cosa si nasconde dietro quella maschera? Cosa si nasconde in un qudro? Di nuovo il quadro diventa maschera, il quadro diventa semiatore di enigmi.
Quali donne, dicevo, vediamo nei quadri di Carlo Brenna?
LA DONNA CON L'ELMO ( sorta di testimone velata), che simboleggia l'intenzione dell'artista di velare, di nascondere, quasi di proteggere , il suo pensiero, perchè non sempre l'artista è in grado di essere capito- L'artista è l'essere umano più esposto ed indifeso che noi si possa incontrare. Egli è alla mercè di tutti attraverso le sue opere. E il giudizio della critica e dell'uomo comune possono essere impietosi. Si capisce quindi che l'artista voglia ritagliare per sè uno spazio. Ed è interessante che Carlo Brenna trovi in una donna il suo nascondimento, il suo rifugio. La donna infatti è colei che è in grado di vincere la solitudine dell'artista e dell'uomo.
LA DONNA COLTA NELLA SUA PIU' VERA SENSUALITA'. LA VENUS NOIR, di baudeleriana memoria. I quadri di Brenna sononun inno all'eros, all'amore dei sensi. Vediamo seni così aperti da sembrare offerti , vediamo sederi che di volta in volta diventano simbolo, persino materia di altro, colline sulle quali riposare dopo il dèreglement de tous les ses, dopo lo stravolgimento , lo stordimento derivato dai ripetuti amplessi urlati all'universo, alla ricerca non del piacere fine a se stesso , ma dello Sconosciuto, dell'Ignoto da attraversare per trovare il Nuovo, il Diverso, L'Inaspettato, l'inatteso. Forse per vincere quella noia essistenzale, quello spleen che tutti, consapevoli o meno, ci attraversa.
Vi è un quadro molto significativo di Carlo a tale proposito : ITACA. In esso vediamo come le forme della donna diventano il simbolo del ritorno, del tornare a casa. La donna diventa così il porto sicuro, un luogo da cui poter ripartire per andare avanti.
LA DONNA COLONNA , la colonna che regge,che sostiene,che edifica,e ci edifica, LA VENUS BLANCHE di baudeleriana memoria. La donna infatti è colei che fa andare avanti il mondo, la donna è garanzia di futuro. Ella diventa così il punto di partenza da cui ripartire per ricostruire il mondo, la propria vita, per purificare il mondo. La donna diventa messaggera di una bellezza spirituale.
Ed e' sulla BELLEZZA che vorrei concludere : diventate cercatori di bellezza, poichè cosa sarebbe la vita senza la bellezza ? Persino Dio , prima di fare un mondo buono, si è preoccupato di fare un mondo bello. La bellezza e' una festa per gli occhi. In fondo, l'uomo è ciò che vede . A furia di vedere cose stupide si diventa stupidi, se vedremo solo volgarità diventeremo volgari. mA SE CERCHEREMO LA BELLEZZA DIVENTEREMO ANIME BELLE.
E perchè la Bellezza e' bella ? Perchè e' pura gratuità .
ED E' PER QUESTO CHE L'ARTE E' CIO' CHE DI PIU' INUTILE POSSA ESSERCI, MA APPUNTO PER QUESTO E' CIO' CHE DI PIU' CI E' NECESSARIO.
Grazie a tutti.
Ed ora, diamo la parola al maestro CARLO BRENNA.
VALERIA ZUNTINI