15-08-1999
LA VIA CRUCISLEZZENO SANTUARIO MADONNA DELLE LACRIME - SALA DEL PELLEGRINO
ANNO 1999 VIA CRUCIS REALIZZATA PER LA PARROCCHIA DI MARGNO ( VALSASSINA)
SUCCESSIVAMENTE ACQUISTATA DALLA PARROCCHIA DI LEZZENO ( BELLANO)
Lezzeno fraz. di Bellano (Lecco) saranno prossimamente visitabili le cappelle affrescate della via Crucis, posizionate lungo il percorso che dal Santuario porta alla Cappella del Miracolo.
Milano, febbraio 1999
OGGETTO RELAZIONE SU OPERE PITTORICHE DI NUMERO QUINDICI, RAFFIGURANTI LA "VIA CRUCIS", SITE NELLA PIAZZA ANTISTANTE LA CHIESA PARROCCHIALE DI MARGNO/ LECCO.
Redigere una relazione scritta su un'opera pittorica, soprattutto da chI l'ha realizzata è davvero difficoltoso, ritengo infatti che molti aspetti emozionali e psicologici non siano traducibili in semplici parole. Cercherò, nel limite del possibile di essere esauriente per corrispondere pienamente alle vostre aspettative.
In questo lavoro c'è stato sin dall'inizio un forte coinvolgimento sprituale oltre che reverenziale,sfociati in una meticolosa ricerca iconografica tesa al rispetto assoluto degli accadimenti sacri riguardanti la liturgia della VIA CRUCIS, oltre che l'assoluto rispetto della precedente raffigurazione.
Le quindici cappelle si presentavano fortemente danneggiate dagli elementi della natura e dall'opera rovinosa del tempo: da ciò la decisione di rifare e non restaurare l'intera opera.
Profondo è sato invece il lavoro di interpretazione delle figurazioni ormai inesistenti, lavoro che è inevitabilmente passato attraverso la mia immaginazione ed il mio pensiero pittorico, che mi hanno permesso di realizzare, non senza difficoltà l'opera.
L'esigenza di rimanere il più fedele possibile ai precedenti affreschi non è stata la mia unica e sofferta necessità. Soprattutto ho cercato di ricreare per poi trasmettere: l'angoscia, la disperazione,il dolore tangibile in ognuno di questi episodi raffigurati, capaci di coinvolgere chiunque li osservi attentamente.
Artisticamente parlando, ritengo di essere riuscito nel mio intento anche perchè mi sono sentito emotivamente interprete dell'evento religioso più sconvolgente della religione cattolica. Doloroso e liberatorio, nella sua immensa espresisone di mistero.
Sono certo, invece, di non essere riuscito completamente ad esprimere tutto il mio pensiero. D'altronde, l'arte che più mi appartiene e quella delle immagini e non della parola.
Con profonda stima e gratitudine CARLO BRENNA